Ascolto attivo e Benessere emozionale: le nuove frontiere del successo organizzativo

di Francesca Chiarmetta

La dimensione umana nell’ambito lavorativo assume un ruolo sempre più cruciale. Le nuove generazioni guardano al lavoro non più solo come a un’attività tesa al guadagno, ma soprattutto come ad un luogo di realizzazione e crescita personale.

In quest’ottica, l’importanza nelle organizzazioni del benessere emozionale e di abilità come l’ascolto attivo diventa imprescindibile.

L’ascolto attivo è un processo comunicativo che va ben oltre l’udire. Ascoltare in modo attivo implica una volontà di comprendere pienamente ciò che l’interlocutore sta comunicando, sia a livello verbale che non verbale. Richiede concentrazione, empatia e, soprattutto, un vero desiderio di capire la prospettiva dell’altro. Nel contesto lavorativo, l’ascolto attivo diventa un potente strumento per migliorare la comunicazione, la comprensione reciproca, promuovere la collaborazione e gestire o risolvere i conflitti.

I team che praticano l’ascolto attivo tendono a creare ambienti di lavoro più sani in cui le persone si sentono ascoltate, apprezzate e motivate. La conseguenza generale è di una migliorata produttività.

Life Insight - Ascolto attivo e benessere emozionale

Diversi studi hanno dimostrato l’effetto positivo dell’ascolto attivo sul benessere delle persone. Ad esempio, una ricerca del 2021 condotta dalla Harvard Business Review, ha evidenziato come le organizzazioni che promuovono l’ascolto attivo tra i loro leader siano associate a livelli più elevati di soddisfazione dei dipendenti e a un miglioramento del rendimento generale.

E non si tratta solo di produttività. Il Benessere Emozionale dei lavoratori sta finalmente ricevendo l’attenzione che merita. Negli ultimi anni, le organizzazioni all’avanguardia hanno iniziato a dedicare tempo e risorse al monitoraggio e all’incremento del benessere emozionale dei propri collaboratori. Il motivo? Quando siamo felici lavoriamo meglio.

Uno studio dell’Università di Warwick del 2022 ha mostrato come i dipendenti felici siano fino al 12% più produttivi. Ma non solo, si sono dimostrati anche più creativi, più disposti ad aiutare i colleghi e meno inclini a lasciare il proprio posto di lavoro.

Assistiamo ormai a un vero cambiamento nel modo in cui le organizzazioni considerano le emozioni. La cultura del passato che stigmatizzava le emozioni come segnali di debolezza lascia sempre più il posto a un approccio che le riconosce come parte integrale dell’esistenza umana.

Le persone che si prendono cura del proprio benessere emozionale sono più creative e resilienti, gestiscono meglio lo stress, e prendono decisioni più efficaci.

Per affrontare questa sfida, le organizzazioni evolute stanno riconoscendo l’impatto del benessere emozionale, attuando diverse strategie per promuovere ambienti emotivamente sani. Queste vanno dalla promozione dell’equilibrio tra vita professionale e vita privata, alla creazione di ambienti di lavoro positivi e inclusivi.

Anche la formazione organizzativa sta abbracciando e includendo lo sviluppo di queste competenze, contribuendo a creare una cultura in cui ognuno si sente ascoltato, apprezzato e emotivamente al sicuro.

Promuovere benessere emozionale e ascolto attivo non è solo la cosa giusta da fare: è la cosa intelligente da fare. Come ha saggiamente detto Richard Branson, fondatore di Virgin Group: “Se ti prendi cura dei tuoi dipendenti, loro si prenderanno cura del tuo business”.

Francesca Chiarmetta

Counselor | Formatrice e Founder Life Alignment Academy

Life Insight Srl SB

Percorsi innovativi di Coaching, Formazione, Counseling organizzativo, Facilitazione e Mediazione.

Corso Re Umberto 56, 10100 Torino

Email: info@lifeinsight.it

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